in ricordo di Gianpaolo Baruzzo

un gruppo di Amici dello Zuccante

Che dire di Gianpaolo per molti di noi è stato un collega, per altri anche un amico e compagno di avventura.

All’interno dell’istituto ha ricoperto diversi ruoli importanti di gestione e coordinamento.
Gianpaolo è stato fin dall’istituzione funzione strumentale per l’orientamento e quando organizzava gli incontri con gli studenti delle scuole medie ci raccomandava di essere veritieri, di presentare le attività che effettivamente venivano svolte nell’istituto.
Per lui l’importanza dell’orientamento non era tanto di aumentare il numero di iscritti, bensì che gli allievi potessero avere le informazioni necessarie per effettuare una scelta consapevole. Quando presentava la matematica suscitava interesse e ammirazione tanta era la passione che faceva trapelare.

Nella collaborazione scolastica, che con lui abbiamo condiviso a vario titolo nella gestione della scuola in diversi ruoli e commissioni talvolta anche per sopperire a carenze di volontariato, era una roccia mai come una fortezza irraggiungibile, bensì come utile punto di riferimento. Aveva la capacità di mediare, pur senza rinunciare alle proprie idee.
Era un vero campione nel lavoro di gruppo, ma se qualcuno rallentava, faceva il suo ed anche quello degli altri, senza mai farlo pesare. Caparbio e costante fino alla meta, non ha mai lavorato “contro”, ma sempre operato “per”.
In istituto arrivava presto alla mattina e se ne usciva a pomeriggio inoltrato; il giorno libero lo trascorreva in ufficio seduto alla sua scrivania, tante erano le attività extra docenza che lo vedevano coinvolto.

Nonostante i molti ruoli ricoperti, non avrebbe mai rinunciato al contatto con gli studenti. Era e si sentiva soprattutto docente.
Era amato ed apprezzato dagli studenti, riusciva a trasmettere passione e si prodigava perché riuscissero a comprendere la disciplina. Non mancano casi di studenti che sono stati spinti dal suo entusiasmo ad iscriversi a matematica per proseguire quegli studi che con lui avevano iniziato.

Aveva la dote di entrare in empatia con le persone che metteva a loro agio; era disponibile con tutti ne avessero bisogno e il suo modo di essere docente ha aiutato, a volte, colleghi a ritrovare la passione per questa professione e a capire che solo un buon rapporto di fiducia tra docenti e discenti permette di veicolare al meglio concetti e valori.
Ci ha fatto capire che: “Non è particolarmente importante, anche se centrale come obiettivo, il COSA si insegna, ma è più importante per l’alunno COME si insegna.”

Sempre disponibile e pronto a mettersi in gioco, a sperimentare nuove metodologie didattiche pur di favorire gli studenti nell’apprendimento della matematica e delle altre discipline e allora ecco partire: la flessibilità oraria nelle sue classi e facendosi promotore perché ci fosse una adesione in altre; l’uso del laboratorio come punto di partenza e di verifica dei temi proposti, delle LIM per facilitare l’insegnamento-apprendimento.
E ancora la collaborazione fra discipline soprattutto scientifiche; il ripensare a nuove modalità di fare matematica partendo da situazioni reali o semplicemente guardandosi intorno per scoprire oggetti matematici formulando ipotesi e riconoscendo conoscenze e teorie già sviluppate in classe.

Sempre nell’ottica di una matematica viva, partendo da una indagine che ha visto coinvolti il nostro istituto e il liceo classico Franchetti sulle problematiche del gioco d’azzardo fra i giovani, io (Paola) e Giampaolo siamo stati coinvolti in alcuni incontri/dibatti con studenti e adulti su tali argomenti e abbiamo continuato a sensibilizzare i nostri studenti su tali tematiche mostrando come le abilità e conoscenze matematiche possano aiutare a conoscere i rischi connessi al gioco d’azzardo.
Inoltre, abbiamo avuto l’opportunità di essere coinvolti in esperienze interessanti nell’ambito della formazione docenti attraverso la scrittura, divulgazione e sperimentazione di attività didattiche per un nuovo curricolo della matematica pubblicate in “La matematica del cittadino (nel 2003/2004 che vedeva coinvolti MIUR, UMI, SIS), nei progetti PON M@TABEL gestiti da Indire e promossi dal MIUR (dal 2007 al 2013), attività ancora utilizzabili nella piattaforma Scuola Valore di Indire. Abbiamo anche collaborato, per diversi anni, con INVALSI per la formulazione di quesiti, in tutti gli ambiti della matematica, utili alla predisposizione delle prove INVALSI nell’ambito del SNV. Per tutte queste attività abbiamo girovagato per l’Italia e, alla fine delle lunghe giornate di lavoro Gianpaolo, che amava vivere a trecentosessanta gradi e godere delle bellezze in tutte le varie forme, sia naturali che artistiche invitava me e altri colleghi a fare lunghe passeggiate in notturna, per schiarirci le idee e godere delle bellezze del posto che ci ospitava.

GRAZIE DI ESSERE STATO PARTE DELLA NOSTRA VITA.

Paola Carlo Susi Alessandro

17 giugno2022, cerimonia di dedica del laboratorio di Matematica LAM dell’ITIS Carlo Zuccante in memoria di Gianpaolo Baruzzo
realizzata grazie all’interessamento del prof. Paolo Gobbo